Saigon
Amici del Vento Lyrics


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In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.

Era rosso il grande sole sulle alture di Vientiane,
la tua mano, la sua mano, insieme e poi…
Di lontano, di lontano, l’urlo cupo degli aerei,
quante volte li hai sentiti su Saigon.
Ed ora con gli occhi, con gli occhi nel cielo,
rimani distesa in un campo di riso.
Ed ora hai pagato quel poco d’amore
sotto i mitra vigliacchi del liberatore.

Si chiamano sempre “liberatori”,
gli assassini, i più forti, i nuovi vincitori.

Han lasciato il tuo corpo ricoperto di sangue,
tutta rossa è ormai la morte,
la sua falce e il suo martello.
Mentre viene dal mare il profumo d’Oriente,
tu ti chiedi perché,
tu ti chiedi chi è stato,
a scavar quelle fosse,
a distruggere un sogno di libertà...

Sono stati i Vietcong, i russi, i cinesi,
il menefreghismo dei ricchi borghesi,
sono stati i ragazzini dei gruppuscoli assassini,
sono stati i perbenisti, i nuovi moralisti,
sono stati i sindacati, servi di molti padroni,
sono stati i comunisti di tutte le nazioni,
sono stati i pacifisti, sono stati i progressisti, sono stati i disfattisti...





In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.

Overall Meaning

The lyrics of Saigon by Amici del Vento tells a story of love and war in Vietnam. The singer reminisces about her time in Saigon, where she played with love with a marine from Tennessee, among the orchids in a forest. The song takes us through her memories of the war-torn city, where the sun was red on the hills of Vientiane, and the distant and ominous roar of planes could be heard from Saigon. The singer is now lying in a rice field, paying for the little love she had, under the cowardly guns of the liberators. The chorus of the song speaks of the irony of calling those who cause destruction and bloodshed "liberators". The song ends with a list of all those who caused the war and the death of many innocent people, including the Vietcong, the Russians, the Chinese, the rich bourgeoisie, the assassins, the pacifists, and the disfattisti.


The lyrics of Saigon are a powerful and critical commentary on the Vietnam War and the destruction it caused, challenging the traditional narrative of the war as a liberation mission. The song questions the morality of the war and those who caused it, highlighting the senselessness of violence and the suffering it brings to civilians. The Vietnam War was one of the most controversial and divisive wars in history, and Saigon is a powerful reminder of the human cost of war and the need for peace and reconciliation.


Line by Line Meaning

In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
You played with love in an orchid forest


di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.
With a boy, a marine, from Tennessee.


Era rosso il grande sole sulle alture di Vientiane,
The sun was red on the heights of Vientiane,


la tua mano, la sua mano, insieme e poi…
Your hand, his hand, together and then...


Di lontano, di lontano, l’urlo cupo degli aerei,
In the distance, the dark roar of planes,


quante volte li hai sentiti su Saigon.
How many times have you heard them over Saigon.


Ed ora con gli occhi, con gli occhi nel cielo,
And now with your eyes, eyes toward the sky,


rimani distesa in un campo di riso.
You lie down in a rice field.


Ed ora hai pagato quel poco d’amore
And now you have paid for that little bit of love


sotto i mitra vigliacchi del liberatore.
Under the cowardly machine guns of the liberator.


Si chiamano sempre “liberatori”,
They are always called “liberators,”


gli assassini, i più forti, i nuovi vincitori.
The murderers, the strongest, the new winners.


Han lasciato il tuo corpo ricoperto di sangue,
They left your body covered in blood,


tutta rossa è ormai la morte,
The death that is all red now,


la sua falce e il suo martello.
Its scythe and hammer.


Mentre viene dal mare il profumo d’Oriente,
As the scent of the East wafts in from the sea,


tu ti chiedi perché,
You wonder why,


tu ti chiedi chi è stato,
You wonder who did it,


a scavar quelle fosse,
Digging those trenches,


a distruggere un sogno di libertà...
Destroying a dream of freedom...


Sono stati i Vietcong, i russi, i cinesi,
It was the Vietcong, the Russians, the Chinese,


il menefreghismo dei ricchi borghesi,
The indifference of the wealthy bourgeoisie,


sono stati i ragazzini dei gruppuscoli assassini,
It was the children of murderous groups,


sono stati i perbenisti, i nuovi moralisti,
It was the conformists, the new moralists,


sono stati i sindacati, servi di molti padroni,
It was the unions, servants of many bosses,


sono stati i comunisti di tutte le nazioni,
It was the communists of all nations,


sono stati i pacifisti, sono stati i progressisti, sono stati i disfattisti...
It was the pacifists, the progressives, the defeatists...


In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
You played with love in an orchid forest


di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.
With a boy, a marine, from Tennessee.




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@faustolongo5025

In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.

Era rosso il grande sole sulla baia di Vientiane,
la tua mano, la sua mano, insieme e poi.
Di lontano, di lontano, l’urlo cupo degli aerei,
quante volte li hai sentiti su Saigon.

Ed ora con gli occhi, con gli occhi nel cielo,
rimani distesa in un campo di riso.
Ed ora hai pagato quel poco d’amore
sotto i mitra vigliacchi del liberatore.

Si chiamano sempre liberatori,
gli assassini, i più forti, i nuovi vincitori.

Han lasciato il tuo corpo un po’ sporco di sangue,
tutta è rossa ormai la morte,
la sua falce e il suo martello.
Mentre viene dal mare il profumo d’Oriente,
tu mi chiedi perché,
tu mi chiedi chi è stato,
a scavar quelle fosse,
a distruggere un sogno di libertà ...

Sono stati i Vietcong, i russi, i cinesi,
il menefreghismo dei ricchi borghesi,
sono stati i ragazzini dei gruppuscoli assassini,
sono stati i perbenisti, i nuovi moralisti,
sono stati i sindacati, servi di molti padroni,
sono stati i comunisti di tutte le nazioni,
sono stati i pacifisti,
sono stati i progressisti,
sono stati i disfattisti...

In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.



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@faustolongo5025

In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.

Era rosso il grande sole sulla baia di Vientiane,
la tua mano, la sua mano, insieme e poi.
Di lontano, di lontano, l’urlo cupo degli aerei,
quante volte li hai sentiti su Saigon.

Ed ora con gli occhi, con gli occhi nel cielo,
rimani distesa in un campo di riso.
Ed ora hai pagato quel poco d’amore
sotto i mitra vigliacchi del liberatore.

Si chiamano sempre liberatori,
gli assassini, i più forti, i nuovi vincitori.

Han lasciato il tuo corpo un po’ sporco di sangue,
tutta è rossa ormai la morte,
la sua falce e il suo martello.
Mentre viene dal mare il profumo d’Oriente,
tu mi chiedi perché,
tu mi chiedi chi è stato,
a scavar quelle fosse,
a distruggere un sogno di libertà ...

Sono stati i Vietcong, i russi, i cinesi,
il menefreghismo dei ricchi borghesi,
sono stati i ragazzini dei gruppuscoli assassini,
sono stati i perbenisti, i nuovi moralisti,
sono stati i sindacati, servi di molti padroni,
sono stati i comunisti di tutte le nazioni,
sono stati i pacifisti,
sono stati i progressisti,
sono stati i disfattisti...

In un bosco d’orchidee hai giocato con l’amore
di un ragazzo, di un marine, del Tennesse.

@ScimmiaZombie

"il menefreghismo dei ricchi borghesi"..

@fedrighbeli5791

Che tristezza... questa me l'ero persa... una canzone filo-americana... non è da loro!

@valleon80

filo americana?????????

@fedrighbeli5791

Be, più di così si muore, ragazzi... con la scusa della lotta al comunismo si scrivono inni con i marines occupanti del Vietnam presentati come simpatici "ragazzi del Tennessee" con cui le native amoreggiano. A me, assolutamente non comunista, pare di una tristezza infinita. Io non sono anti-americano a prescindere e non sono neppure comunista, anzi, ma non riesco a non vedere come l'estrema DESTRA si sia spesso compromessa, anche involontariamente, con una agenda conservatrice di stampo yankee. Del resto, il Fascismo era Fascismo, non "DESTRA"...

@fedesur7261

+Frankie97 Korps concordo

@TheDragonborn97

+Fedrigh Beli Mi sembra che la canzone sia dichiaratamente anti americana e nati comunista, visto che condanna i Vietcong e sia i marines

@fedrighbeli5791

Meglio così, allora :-)

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@Machs88

I "nuovi centurioni" (cit.)

@Machs88

Mi riferivo a Rauti :D Però... XD

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