He was the composer of Caruso (1986), which has been covered by numerous international artists. A version of Caruso sung by Luciano Pavarotti sold over 9 million copies and the song was a track on Andrea Bocelli's first international album Romanza which has sold over 16 million albums world wide thus far; the song is a tribute to the emblematic opera tenor Enrico Caruso.
He began to play the clarinet at an early age, in a jazz band in Rome. The singer-songwriter Gino Paoli noticed Dalla's vocal qualities and suggested he attempt a solo career as an Italian soul singer. In 1964, at age 21, Dalla recorded his first 45 rpm containing "Lei (non è per me)" and "Ma questa sera". However, Dalla's debut at the Cantagiro festival in 1965 was unsuccessful probably due to his appearance and to his music, which was considered too experimental for the time. His first album, 1999, was released the following year. His next album, Terra di Gaibola (from the name of a suburb of Bologna), was released in 1970 and contained some early Dalla classics.
His first hit was "4 Marzo 1943", which garnered some success at the Sanremo Festival. Regardless of its title, the song became popularly known as "Gesu bambino". Also successful was "Piazza grande", which Dalla would sing again at Sanremo.
At this point, Dalla made a decisive move in his career, starting a collaboration with the Bolognese poet Roberto Roversi. Roversi wrote the lyrics to Dalla's next three albums Il giorno aveva cinque teste (The Day Had Five Heads) (1973), Anidride solforosa (1975) and Automobili (Automobiles) (1976) Although these albums did not sell in large numbers, they were noted by critics for the unusual mix of Roversi's weird lyrics with Dalla's improvisatory, and sometimes experimental, compositional abilities.
The duo had already broken up by the time the concept album Automobili was released. Roversi, who had been against the album's release, chose the pseudonym "Norisso" when it was time to register the songs. The album, however, included one of Dalla's most popular songs, "Nuvolari", named after the famous 1930s Italian racer.
Affected by the end of the collaboration, Dalla decided to write the lyrics of his next albums himself. This decision proved to be surprisingly good, and he soon emerged as one of the most intelligent and musically cultured of the Italian singer-songwriters. The first album of this new phase was Com'è profondo il mare (1977), in which Dalla was accompanied by some members of the future pop band Stadio. The title track or "Quale allegria" are today ranked among the best Italian songs.
Dalla's poetic inspiration was confirmed by the following albums, all entitled Lucio Dalla or Dalla and all best-sellers. They contain classics like "Anna e Marco", "L'anno che verrà", "Futura", and "Cara".
In 1979, his popularity was confirmed by the success of the Banana Republic tour and album of 1979 together with singer-songwriter Francesco De Gregori, his band, and his friend Ron.
The hit single Attenti al Lupo (1990) gave him wider success in Europe.
He was invited for duetting on Pavarotti and friends, singing his own hit "Caruso" with Luciano Pavarotti.
He died from a heart attack in 1 March 2012 while on tour at Switzerland.
Come è profondo il mare
Lucio Dalla Lyrics
Jump to: Overall Meaning ↴ Line by Line Meaning ↴
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Dei linotipisti
Siamo i gatti neri
Siamo i pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
È inutile
Non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male
Di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Bloccò sei treni
Con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare
Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il povero come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore
Doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo, in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Intanto un mistico
Forse un aviatore
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
È chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
È muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare
The song "Come È Profondo Il Mare" by Lucio Dalla is a deep, insightful commentary on the human condition and society's struggles. The lyrics paint a picture of a world in turmoil, where people are hiding in fear of those in power, struggling to make ends meet and struggling to find their place in the world. The stanza "Siamo noi, siamo in tanti/Ci nascondiamo di notte/Per paura degli automobilisti/Dei linotipisti" captures the sense of being on the fringes of society, feeling unseen and unheard.
The song also references the degradation of the environment, particularly the oceans, with lines like "Così stanno bruciando il mare/Così stanno uccidendo il mare/Così stanno umiliando il mare/Così stanno piegando il mare". This speaks to a broader cultural issue of humans taking the earth's resources for granted and failing to protect the planet for future generations.
Another part of the song that stands out is the reference to the "povero", or the poor, and their struggle to maintain a sense of dignity and self-worth despite the challenges they face. The lines "Innalzò per un attimo il povero/Ad un ruolo difficile da mantenere/Poi lo lasciò cadere/A piangere e a urlare/Solo in mezzo al mare" touch on the fleeting glimpses of hope that the downtrodden might experience, only to be brought back down to reality.
Overall, the song is a powerful commentary on the human experience, calling out issues of societal inequality, environmental degradation, and personal struggles against larger forces.
Line by Line Meaning
Siamo noi, siamo in tanti
We are many, we are the masses
Ci nascondiamo di notte
We hide at night
Per paura degli automobilisti
For fear of drivers
Dei linotipisti
Of linotype operators
Siamo i gatti neri
We are the black cats
Siamo i pessimisti
We are the pessimists
Siamo i cattivi pensieri
We are the negative thoughts
E non abbiamo da mangiare
And we don't have anything to eat
Com'è profondo il mare
How deep is the sea
Babbo, che eri un gran cacciatore
Dad, you were a great hunter
Di quaglie e di fagiani
Of quails and pheasants
Caccia via queste mosche
Chase away these flies
Che non mi fanno dormire
That don't let me sleep
Che mi fanno arrabbiare
That make me angry
È inutile
It's useless
Non c'è più lavoro
There is no more work
Non c'è più decoro
There is no more dignity
Dio o chi per lui
God or whoever
Sta cercando di dividerci
Is trying to divide us
Di farci del male
To hurt us
Di farci annegare
To drown us
Con la forza di un ricatto
With the force of a blackmail
L'uomo diventò qualcuno
Man became someone
Resuscitò anche i morti
He even resurrected the dead
Spalancò prigioni
He opened prisons
Bloccò sei treni
He stopped six trains
Con relativi vagoni
With their respective cars
Innalzò per un attimo il povero
He raised the poor for a moment
Ad un ruolo difficile da mantenere
To a difficult role to maintain
Poi lo lasciò cadere
Then he let him fall
A piangere e a urlare
To cry and scream
Solo in mezzo al mare
Alone in the middle of the sea
Poi da solo l'urlo
Then the shout alone
Diventò un tamburo
Became a drum
E il povero come un lampo
And the poor man like a flash
Nel cielo sicuro
In the safe sky
Cominciò una guerra
A war began
Per conquistare
To conquer
Quello scherzo di terra
That plot of land
Che il suo grande cuore
That his big heart
Doveva coltivare
Had to cultivate
Ma la terra
But the land
Gli fu portata via
Was taken away from him
Compresa quella rimasta addosso
Including what remained on him
Fu scaraventato
He was thrown
In un palazzo, in un fosso
In a palace, in a ditch
Non ricordo bene
I don't remember well
Poi una storia di catene
Then a story of chains
Bastonate
Beatings
E chirurgia sperimentale
And experimental surgery
Intanto un mistico
Meanwhile a mystic
Forse un aviatore
Maybe a pilot
Inventò la commozione
Invented the emotion
E rimise d'accordo tutti
And reconciled everyone
I belli con i brutti
The beautiful with the ugly
Con qualche danno per i brutti
With some damage for the ugly ones
Che si videro consegnare
Who saw themselves being handed
Un pezzo di specchio
A piece of mirror
Così da potersi guardare
So they could look at themselves
Frattanto i pesci
Meanwhile the fish
Dai quali discendiamo tutti
From which we all descend
Assistettero curiosi
Curiously watched
Al dramma collettivo
To the collective drama
Di questo mondo
Of this world
Che a loro indubbiamente
That undoubtedly to them
Doveva sembrar cattivo
Must have seemed bad
E cominciarono a pensare
And started to think
Nel loro grande mare
In their great sea
Com'è profondo il mare
How deep is the sea
È chiaro
It's clear
Che il pensiero dà fastidio
That thought bothers
Anche se chi pensa
Even if he who thinks
È muto come un pesce
Is silent like a fish
Anzi un pesce
On the contrary a fish
E come pesce è difficile da bloccare
And like a fish is difficult to trap
Perché lo protegge il mare
Because the sea protects it
Certo
Of course
Chi comanda
Those who command
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Are not willing to make poetic distinctions
Il pensiero come l'oceano
Thought like the ocean
Non lo puoi bloccare
You can't stop it
Non lo puoi recintare
You can't fence it off
Così stanno bruciando il mare
This is how they are burning the sea
Così stanno uccidendo il mare
This is how they are killing the sea
Così stanno umiliando il mare
This is how they are humiliating the sea
Così stanno piegando il mare
This is how they are bending the sea
Lyrics © Universal Music Publishing Group
Written by: LUCIO DALLA
Lyrics Licensed & Provided by LyricFind
@emanuelepresta5679
TESTO:
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Dei linotipisti
Siamo i gatti neri
Siamo i pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di faggiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
E' inutile
Non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male
Di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Bloccò sei treni
Con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare
Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il povero come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore
Doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo,in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Intanto un mistico
Forse un'aviatore
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare
@arcangelostradivirus1617
Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti, dei linotipisti
Siamo i gatti neri, siamo pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
È inutile, non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male, di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti, spalancò prigioni
Bloccò sei treni con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
A un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere, a piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare
Poi da solo l'urlo diventò un tamburo
E il povero come un lampo nel cielo sicuro
Cominciò una guerra per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Ma la terra gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato in un palazzo, in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene, bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Intanto un mistico, forse un'aviatore
Inventò la commozione
Che rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo di questo mondo
Che a loro indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
È chiaro che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Certo, chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare
@pekkatotuttopetto
In merito alla musica italiana, ci sono poche canzoni che mi fanno accapponare la pelle, credo tre. La prima (e fino a poco tempo fa unica) la conoscevo da anni, è di Franco Battiato, che ho sempre seguito e perlopiù apprezzato, la canzone è "Il re del mondo" : totalmente inaspettata, ogni volta è come fosse la prima, un testo che ti rapisce, un ritmo che ti fa venire le lacrime agli occhi.. Poi un paio d'anni fa (premesso che non ho mai ascoltato molto Lucio Battisti, scusate sono giovane, io mi fiondo soprattutto sull'elettronica) ho scoperto "Amarsi un po' ", e anche lì mi sono sentito spalancare il cuore.. Quel basso, quella voce, il significato del testo, la ripetitività del riff (ripetitività, assenza di ritornello, elemento che mi affascina enormemente nelle canzoni, come una tenue ipnosi).. Infine pochi mesi fa, prima dell'estate, per caso mi sento questa su Sky musica, che mia madre ha l'abitudine di mettere quando è in studio a scrivere, ascolto 10 secondi e sento l'impulso di andarmela a sentire in camera da capo, leggerne il testo: mi piacerebbe citare qualche pezzo che mi è particolarmente piaciuto, ma ascoltandola, e riascoltandola, e riascoltandola, questa canzone è un tutto, è una fra le poesie più profonde che abbia avuto la fortuna di leggere e l'invidia di non aver scritto. Certo, si può dire che la musicalità (ripetitiva e ipnotica) e la voce del grande Dalla contribuiscono a quell'esplosione che ogni volta ascoltandola ti senti dentro, ma tutto questo bisogna farlo senza sminuire il testo, talmente penetrante che inevitabilmente ad un certo mi viene il batticuore e piango, e cerco di immaginare e contemplare senza troppa invidia lo stato di ispirazione abissale da cui dev'essere scaturita questa creazione, che a parer mio (come i suddetti altri due capolavori) rimarrà eterna.
Se qualcuno ritiene che qualche altro grande pezzo (anche straniero) possa suscitare una gamma simile di emozioni, parliamone, proponiamoceli, io ne ho alcuni ma non so se sarebbero di gradimento a tutti.. Per ora, e probabilmente per le prossime due ore, mi ascolterò questa in loop.. E sì dai, una strofa che mi ha particolarmente sconvolto la voglio citare:
*Intanto un mistico
Forse un'aviatore
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare*
@gior.5001
Com'è profondo il mare, è il mare delle isole Tremiti.
Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti, dei linotipisti
Siamo i gatti neri, siamo pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
È inutile, non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male, di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti, spalancò prigioni
Bloccò sei treni con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
A un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere, a piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare
Poi da solo l'urlo diventò un tamburo
E il povero come un lampo nel cielo sicuro
Cominciò una guerra per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Ma la terra gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato in un palazzo, in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene, bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Intanto un mistico, forse un'aviatore
Inventò la commozione
Che rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo di questo mondo
Che a loro indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
È chiaro che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Certo, chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare
@carlains
Grazie Lucio per questa poesia.
Cacceró via i cattivi pensieri, le mosche che non mi fanno dormire, che mi fanno arrabbiare.
Ovunque tu sia, questa canzone é stata, e continua ad essere, simbolo di nascita, e di impegno a cambiare.
Grazie ❤️
@concettatasca8612
Non è una canzone, questa. È una forza che ti penetra, ti scuote, ti sbalordisce, ti immerge nell'acqua, nel pensiero oscuro, nel profondo, nel silenzio e nel caos. Capolavoro tra i capolavori di Lucio ❤️
@ste9856
Ma non rompere i ciglioni e va a fumarti un cannone vedi che viaggio
@alaingaleazzi5600
Sono d accordo
@prof.leonardo759
"È chiaro che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com'è profondo il mare"
Da attaccare allo specchio e leggere tutte le mattine, prima di affrontare la quotidianità.
@chimeraaretina1450
NO grazzie cé gia qualquno che la fatto....WITH 338 likes....
@frenklisi7016
Meraviglioso Negramaro
@karinturra2537
Attenti a tutte le controindicazioni delle reti non solo di quelle dei pesci
@danielbraunlich5560
When I hear Lucio Dalla I get inmeadetely shifted into another cosmos. Grazie Lucio 👍👍👍
@alessandroferrarini1321
un inno alla libertà, alla voglia di fermarsi , per assaporare ogni meraviglia che la vita possiede...
Lucio Dalla era un artista geniale e ci ha lasciato un patrimonio artistico che non morirà mai...