His performing career began as a vibraphone player in local and touring bands. He began songwriting with his brother Giorgio Conte early on and eventually began writing songs of his own. As a poet, painter and lawyer as well as a musician, he first earned attention during the late '60s and early '70s as the creative force behind hits from Adriano Celentano and Patty Pravo. Conte began his solo career with a 1974 self-titled LP, with subsequent efforts like 1987's Aguaplano and 1990's Parole D'Amore Scritte a Macchina enjoying considerable success throughout Europe. 1998's Paolo Conte, a greatest-hits collection, was his first U.S. release. His compilation album is titled The Best of Paolo Conte.
Some of his hits were used in many movies, for example "Come di" (1999), "Via con me" in French Kiss (1995), Welcome to Collinwood (2002) , "Sparring Partner" in 5x2 (2004), "Chiamami Adesso" in The Lake House (2006), and the "Fritz" Coca Cola commercial that was widely shown in US movie theaters in early 2006. French humourist Pierre Desproges used both in his Chroniques de la haine ordinaire. The lyrics of "Insieme a te non ci sto più" was performed by Caterina Caselli in the Italian 2001 hit-at-Cannes La Stanza del Figlio.
Paolo Conte was a lawyer for years and has only retired recently.
Genova Per Noi
Paolo Conte Lyrics
Jump to: Overall Meaning ↴ Line by Line Meaning ↴
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi prima d'andare a Genova
E ogni volta ci chiediamo
Se quel posto dove andiamo
Non c'inghiotte, e non torniamo più
Di quella gente che c'è là
Che come noi è forse un po' selvatica
Ma la paura che ci fa quel mare scuro
Che si muove anche di notte
Non sta fermo mai
Genova per noi
Che stiamo in fondo alla campagna
E abbiamo il sole in piazza rare volte
E il resto è pioggia che ci bagna
Genova, dicevo, e un'idea come un'altra
Quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi
Mentre guardiamo Genova
Come ogni volta l'annusiamo
E circospetti ci muoviamo
Un po' randagi ci sentiamo noi
Macaia, scimmia di luce e di follia
Foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia
E intanto, nell'ombra dei loro armadi
Tengono lini, e vecchie lavande
Lasciaci, tornare ai nostri temporali
Genova, ha i giorni tutti uguali
In un'immobile campagna
Con la pioggia che ci bagna
E i gamberoni rossi sono un sogno
E il sole è un lampo giallo al parabreeze
Ma quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi
Che abbiamo visto Genova
The song "Genova Per Noi" by Paolo Conte is a nostalgic ode to the city of Genoa, which holds a special place in the hearts of those who grew up in the countryside. The lyrics depict the singer's ambivalent feelings towards Genoa, a city that is alluring yet intimidating. The opening lines describe the apprehension the singer and those like him feel as they set out for the city, with their expressions betraying a mixture of excitement and trepidation. They wonder if they will be swallowed up by the city and unable to leave.
Despite this unease, the singer identifies with the people of Genoa, whom they describe as equally wild and untamed. The singer and the people of Genoa are bound together as extended family, connected by their common roots in the countryside. The dark, ever-moving sea is a symbol of the fear that the singer feels in the face of the unknown and unpredictable world of the city.
The song's chorus is a repetition of the phrase "Genova per noi," emphasizing the sense of belonging and nostalgia the singer feels for the city, even as they admit that they feel like strays in its unfamiliar streets. The rest of the song is a series of evocative images that capture the essence of Genoa, from the scurrying "monkey of light and madness" (Macaia) to the misty, fish-filled air. The singer longs to return to their "immobile countryside" with its red prawns and occasional sunny days, but can never quite shake the pull of Genoa.
Overall, "Genova Per Noi" is a complex tribute to the beauty and danger of the city and the enduring bond between those who migrate to it and those who stay behind.
Line by Line Meaning
Ma quella faccia un po' così
We have a certain expression on our faces
Quell'espressione un po' così
It's a certain expression we wear
Che abbiamo noi prima d'andare a Genova
Before we head to Genova, it's the expression we have
E ogni volta ci chiediamo
Every time we wonder
Se quel posto dove andiamo
If the place where we're going
Non c'inghiotte, e non torniamo più
Will swallow us and we'll never return
Eppur parenti siamo un po'
Yet we're somewhat related
Di quella gente che c'è là
To the people who are there
Che come noi è forse un po' selvatica
Who, like us, are perhaps a bit wild
Ma la paura che ci fa quel mare scuro
But the fear caused by that dark sea
Che si muove anche di notte
That moves even at night
Non sta fermo mai
Never stops
Genova per noi
For us, Genova is
Che stiamo in fondo alla campagna
We who live in the countryside
E abbiamo il sole in piazza rare volte
Rarely see the sun in the square
E il resto è pioggia che ci bagna
The rest is rain that soaks us
Genova, dicevo, e un'idea come un'altra
Genova, I said, is just another idea
Mentre guardiamo Genova
As we look at Genova
Come ogni volta l'annusiamo
As we smell it like we always do
E circospetti ci muoviamo
And move around cautiously
Un po' randagi ci sentiamo noi
Feeling a little like strays
Macaia, scimmia di luce e di follia
Macaia, monkey of light and madness
Foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia
Mist, fish, Africa, sleep, nausea, fantasy
E intanto, nell'ombra dei loro armadi
Meanwhile, in the shadow of their cupboards
Tengono lini, e vecchie lavande
They keep linen and old lavender
Lasciaci, tornare ai nostri temporali
Let us go back to our storms
Genova, ha i giorni tutti uguali
Genova has all its days the same
In un'immobile campagna
In an unchanging countryside
Con la pioggia che ci bagna
With the rain that soaks us
E i gamberoni rossi sono un sogno
And red prawns are just a dream
E il sole è un lampo giallo al parabreeze
And the sun is a yellow flash on the windscreen
Che abbiamo visto Genova
That's what we saw in Genova
Lyrics © Universal Music Publishing Group
Written by: Paolo Conte
Lyrics Licensed & Provided by LyricFind
Fede Vit
Con quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi prima di andare a Genova
E ben sicuri mai non siamo
Che quel posto dove andiamo
Non c'inghiotte non torniamo piu'
Eppur parenti siamo un po' di quella gente che c'e' lì
Che in fondo in fondo è come noi selvatica
Ma che paura che ci fa quel mare scuro
Che si muove anche di notte
Non sta fermo mai
Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna
E abbiamo il sole in piazza rare volte
E il resto è pioggia che ci bagna
Genova dicevo è un' idea come un' altra
Ma quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
Ed ogni volta l'annusiamo
Circospetti ci muoviamo
Un po' randagi ci sentiamo noi
La baia figlia di luce e di follia
Foschia pesci africa sono nausea e fantasia
E intanto nell'ombra dei loro armadi
Tengono lini e vecchie lavande
Lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova hai i giorni tutti uguali
In un' immobile campagna
Con la pioggia che ci bagna
E i gamberoni rossi sono un sogno
E il sole è un lampo giallo al parabris
Con quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Ah ah ah ah con quella faccia un po' cosi'
Quell'espressione un po' così che abbiamo noi
Che abbiamo visto Genova ah ah ah ah
James
Ma quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi prima d'andare a Genova
E ogni volta ci chiediamo
Se quel posto dove andiamo
Non c'inghiotte, e non torniamo più
Eppur parenti siamo un po'
Di quella gente che c'è là
Che come noi è forse un po' selvatica
Ma la paura che ci fa quel mare scuro
Che si muove anche di notte
Non sta fermo mai
Genova per noi
Che stiamo in fondo alla campagna
E abbiamo il sole in piazza rare volte
E il resto è pioggia che ci bagna
Genova, dicevo, e un'idea come un'altra
Quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi
Mentre guardiamo Genova
Come ogni volta l'annusiamo
E circospetti ci muoviamo
Un po' randagi ci sentiamo noi
Macaia, scimmia di luce e di follia
Foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia
E intanto, nell'ombra dei loro armadi
Tengono lini, e vecchie lavande
Lasciaci, tornare ai nostri temporali
Genova, ha i giorni tutti uguali
In un'immobile campagna
Con la pioggia che ci bagna
E i gamberoni rossi sono un sogno
E il sole è un lampo giallo al parabreeze
Ma quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi
Che abbiamo visto Genova
Francesco Luigi Ricci
Ricordo quando ero bambino e con i miei genitori si partiva con il treno nei pomeriggi d'inverno, dalla nebbia umida della collina basso-piemontese, per andare a Genova. E superata Ronco Scrivia la temperatura saliva, il sole molte volte ci scaldava e rincuorava dicendoci che l'inverno prima o poi sarebbe finito. E il porto, i pazzi, gli odori dei vicoli e i panni stesi... E quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai❤️
LUca JAmba
Un ringraziamento al maestro conte per il rispetto che ha di questa meravigliosa gente 🏴🏴🏴🏴✊✊✊✊✊
Andrea Salomone
Io faccio il camionista e sono della provincia piemontese(come il sig. Conte) ,una volta a settimana vado a caricare al porto di genova di notte e questo pezzo é sempre lì a farmi compagnia.
Masha Tassoni
Grande!!! Genova è un discorso a parte e Conte un dono per l 'umanità.
Maurizio Cartagenova
Anche se da genovese per un camionista che lavora ( anche io sono un po' nel ramo), non e' certo il massimo...😁😁😁👍🤝
Antonio Sinigaglia
Ascoltavo questa canzone già quand'ero giovane. Non ho mai capito, però, tutto il linguaggio. Quest' idea della campagna piovosa, non so se sia una metafora ed eventualmente quale, se invece in Piemonte e non lontano dalla Liguria ci siano zone in cui il bel tempo c' è di rado.....
studio civero
Si...campagna piovosa...poiché Paolo Conte si rapporta ...cioè non è a Genova, né a Milano o Napoli...ma ad Asti in Piemonte...e lì per dirla con le sue parole...l'acqua è .."verticale" a differenza di Genova...dove è.. " orizzontale" ( grande Paolo ad accompagnarci con la tua musica e le tue poesie...meraviglioso)
Jose Ramirez castillo
Exelente
Eliseo Tecnomold
Assoluto capolavoro della musca contemporanea italiana reso celebre anche dall'interpretazione di Bruno Lauzi. Il pezzo viene eseguito talora con lievi variazioni del testo. La sua bellezza mi commuove sempre.
Vittojuve1974
La prima canzone del Maestro che ho amato, non l'ho mai più abbandonato. Io abito in fondo alla campagna piemontese e questo pezzo mi commuove