L'inclinazione artistica di Lauzi si manifesta piuttosto precocemente. Sono gli anni cinquanta quando, insieme all'amico Luigi Tenco, compagno di banco al ginnasio con il quale condivide la passione per le pellicole musicali e per il jazz, forma un gruppo musicale e inizia a scrivere i primi brani.
Il debutto discografico avviene nel 1962: con lo pseudonimo di Miguel e i Caravana incide due canzoni in dialetto genovese (giocando con le assonanze tra la lingua brasiliana e questo dialetto), e O frigideiro, oltre ad ottenere un discreto successo, gli apre le porte del cabaret: viene infatti chiamato al Derby Club di Milano per effettuare alcuni spettacoli.
Il successo con il suo vero nome, però, avviene con una serie di canzoni: Ti ruberò, Margherita, Viva la libertà, Ritornerai, e Il poeta (scritta nel 1963 e considerata dalla critica uno dei manifesti della scuola genovese), che verrà incisa da Gino Paoli.
È del 1965 la sua unica partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Il tuo amore, un valzer che riecheggia atmosfere francesi, che viene ignorato dalle giurie e non viene ammesso alla finale.
Bruno Lauzi
Al filone romantico Lauzi alterna spesso canzoni umoristiche, come la già citata O frigideiro e Garibaldi blues. Questo aspetto del suo talento creativo lo porterà successivamente a collaborare con comici e cabarettisti quali Lino Toffolo ed Enzo Jannacci, per i quali scrive diverse canzoni, tra cui Il metrò e Ragazzo padre.
Nel 1970 Lauzi inizia la collaborazione con Mogol e Lucio Battisti, che lo portano alla loro casa discografica, la Numero Uno, e scrivono a loro volta per lui diversi motivi di successo: Mary oh Mary, E penso a te, Amore caro, amore bello, L'aquila e Un uomo che ti ama. Alla Numero Uno l'artista conosce un giovane cantautore napoletano, Edoardo Bennato, con cui scrive Lei non è qui... non è là.
Negli anni settanta, Lauzi è tra i primissimi personaggi dello spettacolo a intervenire in trasmissioni delle prime televisioni private, allora agli albori. A Telebiella si esibisce in un concerto precedentemente rifiutato dalla RAI. La sua presenza nella piccola emittente piemontese avrà grande riscontro sulla stampa nazionale. Il 30 giugno del 1995, a pochi giorni dalla scomparsa di Mia Martini, partecipa all' "Omaggio a Mia Martini" organizzato a Lamezia Terme da Ruggero Pegna, cantando "Piccolo Uomo", che trasforma per l'occasione in "Piccola Donna". Lo spettacolo è trasmesso da Rai Due in differita il 20 luglio.
Negli ultimi anni di vita, nonostante la sofferenza per la malattia (si ammala di una grave forma di morbo di Parkinson) Lauzi conserva intatta la sua straordinaria verve, la schiettezza e il grande senso dell'ironia, che lo porta persino a indirizzare una lettera a Mr. Parkinson. In questo ambito promuove diverse iniziative per la raccolta di fondi per lo studio e l'assistenza agli ammalati di Parkinson e pubblica dischi e poesie appositamente dedicati.
Colpito da un cancro al fegato in aprile, muore nell'ottobre 2006.
A giugno del 2005 era uscito il suo ultimo romanzo, dal titolo curioso "Il caso del pompelmo levigato", edito da Bompiani, mentre nel 2006 aveva partecipato alla realizzazione del disco-tributo ... a Pierangelo Bertoli (pubblicato per ricordare il cantautore di Sassuolo) interpretando Sera di Gallipoli.
Al suo nome è stata dedicata l'edizione 2006 del Premio Tenco.
Onda su onda
Bruno Lauzi Lyrics
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Povero me, povero me...
Che acqua gelida qua
Nessuno più mi salverà...
Son caduto dalla nave, son caduto
Mentre a bordo c'era il ballo...
Onda su onda
Alla deriva
In balia di una sorte bizzarra e cattiva
Onda su onda
Mi sto allontanando ormai,
La nave è una lucciola persa nel blu
Mai più ritornerò.
Sara, ti sei accorta?
Tu stai danzando insieme a lui
Con gli occhi chiusi ti stringi a lui...
Sara, ma non importa!
Stupenda l'sola è...
Il clima è dolce intorno a me
Ci sono palme e bambù...
È un luogo pieno di virtù...
Steso al sole ad asciugarmi
Il corpo e il viso
Guardo in faccia il paradiso...
Onda su onda
Il mare mi ha portato qui,
Ritmi canzoni, donne di sogno,
Banane, lamponi
Onda su onda
Mi sono ambientato ormai
Il naufragio mi ha dato la falicità che tu,
Non mi sai dar...
Onda su onda
, translated to "Wave After Wave," is a song that tells a story of a man who fell off a ship during a dance, leaving him stranded in the vast ocean. The opening lyrics set the tone for the song, describing the dark night and the singer's fear of not being saved in the freezing water. As the song progresses, he realizes that he has been carried away by the waves towards an unknown place. He sees a beautiful island with palm trees and feels as though he has stumbled across paradise. The island has everything he needs - pleasant weather, bamboo trees, and plenty of fruits like bananas and raspberries.
The song's melancholic tone turns to acceptance as the man realizes that he will never return to his old life, but instead, he has found a new sense of freedom in the 'naufragio' (shipwreck). The song's message is clear - although life may be hard and unexpected challenges may arise, it is essential to embrace the change and find happiness in unexpected places. The final line of the song, "the ship is a firefly lost in blue, I will never return," highlights the singer's contentment with his new life and his ability to move on from the past.
Overall, Onda su Onda is a beautifully written song that tells a relatable story of finding happiness in unplanned situations. The combination of Lauzi's haunting voice and the soft, melodic instrumentation create a tranquil atmosphere that captures the essence of a man finding peace in the midst of chaos.
Line by Line Meaning
Che notta buia che c'è...
The singer is acknowledging the darkness of the night.
Povero me, povero me...
The singer is feeling sorry for themselves.
Che acqua gelida qua
The water is very cold.
Nessuno più mi salverà...
The artist feels abandoned and helpless, with no hope of rescue.
Son caduto dalla nave, son caduto
The artist has fallen off a ship or boat.
Mentre a bordo c'era il ballo...
While the singer fell off, everyone else was dancing on board the ship.
Onda su onda
The waves keep coming, one after the other.
Il mare mi porterà
The artist is being carried by the sea.
Alla deriva
The artist is drifting aimlessly.
In balia di una sorte bizzarra e cattiva
The artist feels helpless and subject to a cruel and unusual fate.
Mi sto allontanando ormai
The singer is getting farther and farther away from their starting point.
La nave è una lucciola persa nel blu
The ship is now far away and barely visible on the horizon.
Mai più ritornerò.
The singer will never return to their starting point.
Sara, ti sei accorta?
The singer is addressing someone named Sara, asking if she has noticed something.
Tu stai danzando insieme a lui
Sara is dancing with someone else.
Con gli occhi chiusi ti stringi a lui...
Sara is holding on to the person she is dancing with.
Sara, ma non importa!
The artist tells Sara that it doesn't matter.
Stupenda l'isola è...
The singer is describing an island as beautiful.
Il clima è dolce intorno a me
The climate around the singer is mild and pleasant.
Ci sono palme e bambù...
There are palm trees and bamboo on the island.
È un luogo pieno di virtù...
The island is a place of positive qualities.
Steso al sole ad asciugarmi
The artist is lying in the sun to dry off.
Il corpo e il viso
The singer's entire body, including the face, is exposed to the sun.
Guardo in faccia il paradiso...
The artist is looking directly at paradise.
Il mare mi ha portato qui
The sea has brought the singer to this beautiful island.
Ritmi canzoni, donne di sogno, banane, lamponi
The island is full of music, beautiful women, bananas, and raspberries.
Mi sono ambientato ormai
The singer has adapted to life on the island.
Il naufragio mi ha dato la felicità che tu, non mi sai dar...
The shipwreck has given the artist happiness that whoever they are addressing (possibly Sara) cannot provide.
Contributed by Gabriella V. Suggest a correction in the comments below.
@Stefano1967ful
Che notta buia che see?è?
povero me, povero me?
Che acqua gelida qua
nessuno più mi salverà?
Son caduto dalla nave, son caduto
mentre a bordo see?era il ballo?
Onda su onda
il mare mi porterà
alla deriva
in balia di una sorte bizzarra e cattiva
onda su onda
mi sto allontanando ormai,
la nave è una lucciola persa nel blu
mai più ritornerò.
Sara, ti sei accorta?
Tu stai danzando insieme a lui
con gli occhi chiusi ti stringi a lui?
Sara, ma non importa!
Stupenda l?sola è?
il clima è dolce intorno a me
ci sono palme e bambù?
è un luogo pieno di virtù?
Steso al sole ad asciugarmi
il corpo e il viso
guardo in faccia il paradiso?
Onda su onda
il mare mi ha portato qui,
ritmi canzoni, donne di sogno,
banane, lamponi
onda su onda
mi sono ambientato ormai
il naufragio mi ha dato la falicità che tu,
non mi sai dar?
Onda su onda
?
@marcobalducci8061
Stupenda canzone ricca di positività. Interpretazione strepitosa del "grande" Lauzi
@pfferraris
Trio di musicisti veri. Con Bruno a giganteggiare. Tremenda nostalgia.
@vincenzoricciardi2235
Brano immenso ❤️.
@gasparereina8767
... GRANDE MAESTRO DELLA MUSICA ITALIANA...R.I.P. BRUNO LAUZI...🥰😘♥️
@alessandraorlandini7979
Trasmette tanta positività. Sei stato bravo Bruno Lauzi.
@claudpiro6469
Positività? Questa canzone mi ha lasciato single per 55 anni... maledetto lauzi!!!
@alessandraorlandini7979
@@claudpiro6469 Ma guarda che essere single ha i suoi lati positivi !
@claudpiro6469
@@alessandraorlandini7979 single ok... vergini no
@pfferraris
Bravissimo e bravissimi. Interpretazione stupenda.
@sandroferramosca3955
Grande Bruno!!!