Summer on a Solitary Beach
Franco Battiato Lyrics


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Passammo l'estate su una spiaggia solitaria
E ci arrivava l'eco di un cinema all'aperto
E sulla sabbia un caldo tropicale dal mare

E nel pomeriggio quando il sole ci nutriva
Di tanto in tanto un grido copriva le distanze
E l'aria delle cose diventava irreale
Mare mare mare voglio annegare
Portami lontano a naufragare
Via via via da queste sponde
Portami lontano sulle onde

A wonderful summer on a solitary beach
Against the sea, Le Grand Hotel Sea-Gull Magique
Mentre lontano un minatore bruno tornava

Mare mare mare voglio annegare
Portami lontano a naufragare




Via via via da queste sponde
Portami lontano sulle onde

Overall Meaning

The lyrics to Franco Battiato's "Summer on a Solitary Beach" narrate the experience of spending a summer on a quiet beach, with only echoes from an outdoor cinema in the distance and a tropical heat from the sea on the sand. The singer of the song describes how the sun nourished them in the afternoon while occasional screams would travel through the air and make everything around them feel surreal. In the chorus, they express a desire to drown in the sea, to be taken far away from the shore on the waves.


The song is a poignant commentary on the longing for escape and the desire for a freedom that can only be found through relinquishing control. The repetition of the phrase "mare mare mare voglio annegare" (sea sea sea, I want to drown) encapsulates the idea of surrendering to something larger than oneself, to be carried away by the waves and let the sea take over. This sentiment is echoed in the verse where a miner returns from a distant location, perhaps highlighting the drudgery of daily life and the appeal of something beyond.


Line by Line Meaning

Passammo l'estate su una spiaggia solitaria
We spent the summer on a solitary beach


E ci arrivava l'eco di un cinema all'aperto
We could hear the echoes of an open-air cinema


E sulla sabbia un caldo tropicale dal mare
The sand was warmed by the tropical heat from the sea


E nel pomeriggio quando il sole ci nutriva
In the afternoon when the sun nourished us


Di tanto in tanto un grido copriva le distanze
Occasionally a cry would cover the distances


E l'aria delle cose diventava irreale
And the air around us became unreal


Mare mare mare voglio annegare
Sea sea sea, I want to drown


Portami lontano a naufragare
Take me far away to shipwreck


Via via via da queste sponde
Away, away, away from these shores


Portami lontano sulle onde
Take me far away on the waves


A wonderful summer on a solitary beach
It was an amazing summer on a deserted beach


Against the sea, Le Grand Hotel Sea-Gull Magique
Next to the sea, there was a hotel named Le Grand Hotel Sea-Gull Magique


Mentre lontano un minatore bruno tornava
While in the distance, a dark-skinned miner was returning




Lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC
Written by: Franco Battiato, Giusto Pio

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Groove And Leisure

Mi chiamo Alfio, mio papà è siciliano, di un paesino che si trova sulla SS Sicula tra Giarre ed Acireale. Da bambino, praticamente dalla nascita, fino alla metà degli anni 90' ho trascorso le mie vacanze estive (papà insegnava, le nostre vacanze cominciavano verso il 20 di giugno e terminavano il giorno prima della riapertura delle scuole alla metà di settembre) a Riposto, il cui nome prima della guerra era Jonia. Indovinate chi è nato a Ionia ovvero l'odierna Riposto? 1982, Avevo 12 anni, l'inizio di un'adolescenza bellissima,musicalmente ero già intrippato per il pop/new wave inglese che in quegli anni sfornava successi a ritmo continuo. La musica leggera italiana viveva anche
essa anni favolosi. Era la fine di agosto del 1982, era l'anno dei mondiali, la vittoria in Spagna della squadra di Zoff,Gentile, Cabrini,Scirea e di Pablito Rossi.
Era l'anno di Vamos A La Playa.
A casa sua, In una delle due piazze di Riposto, per la precisione Piazza del Commercio, si esibiva una delle stelle musicali di quei tempi, Franco Battiato.
Tra l'81 e l'82 aveva piazzato un uno/duo micidiale nel panorama musicale italiano.
Con La Voce del Padrone e L'Arca di Noè creò due 33 giri le cui tracce ancora oggi riecheggiano lungo quelle spiagge.
Cuccurucucu, Centro di Gravità Permanente sono solo due pezzi di quell'accoppiata fantastica.
Ero un ragazzino dicevo, spingendo riuscii ad arrivare fin sotto al palco. Furono due ore di godimento musicale infinito e Riposto mi sembrava il centro del mondo.
L'anno successivo un nuovo incontro, fugace, ad uno dei bar di Torre Archirafi, paese contiguo a Riposto.
Era sera, le splendide serate siciliane, lui era al bar, anche noi, prendevamo una granita.
Al suo tavolo una ragazza bellissima, capelli neri lunghi, tratti ieratici, vestito bianco.
Una bellezza sconvolgente. Era Alice.
E poi ancora, un paio di anni dopo, i padroni della mia casa di vacanze avevano organizzato una festa sul terrazzo,
un palazzo dell'800 fronte mare lungo la spiaggia di S.Anna, poco fuori Riposto.
Tanta gente, noi c'eravamo, e all'improvviso, lui, altissimo, col suo nasone, capello corvino.
Era un loro amico di famiglia.
In quell'occasione venimmo anche presentati e conservo gelosamente questi ricordi, che ritornano dolci e lontani
come "eco di un cinema all'aperto" (Summer On A Solitary Beach) ...
Indovinate quel cinema qual'era?
L'Arena Giardino, il cinema all'aperto di Riposto dove io andavo quasi tutte le sere a vedere i film della stagione
e i grandi successi di quegli anni.
Vabbè, mi fermo qui, ho il cuore pieno di tristezza ma sono convinto che lo spirito del maestro adesso sia libero davvero.



Nonnadona

Passammo l'estate
Su una spiaggia solitaria
E ci arrivava l'eco
Di un cinema all'aperto
E sulla sabbia un caldo tropicale
Dal mare
E nel pomeriggio
Quando il sole ci nutriva
Di tanto in tanto un grido
Copriva le distanze
E l'aria delle cose diventava
Irreale
Mare mare mare
Voglio annegare
Portami lontano a naufragare
Via via via da queste sponde
Portami lontano sulle onde
A wonderful summer
On a solitary beach
Against the sea le Grand Hotel
Cigar Magique
Mentre lontano un minatore bruno
Tornava
Mare mare mare
Voglio annegare
Portami lontano a naufragare
Via via via da queste sponde
Portami lontano sulle onde
Portami lontano sulle onde



Hugo Fonti

Passammo l'estate su una spiaggia solitaria
E ci arrivava l'eco di un cinema all'aperto
E sulla sabbia un caldo tropicale dal mare
E nel pomeriggio quando il sole ci nutriva
Di tanto in tanto un grido copriva le distanze
E l'aria delle cose diventava irreale
Mare mare mare voglio annegare
Portami lontano a naufragare
Via via via da queste sponde
Portami lontano sulle onde
A wonderful summer on a solitary beach
Against the sea, Le Grand Hotel Sea-Gull Magique
Mentre lontano un minatore bruno tornava
Mare mare mare voglio annegare
Portami lontano a naufragare
Via via via da queste sponde
Portami lontano sulle onde



All comments from YouTube:

GranTurchese biscottino ®

In un'intervista, Battiato disse che la spiaggia qui descritta non esiste, ma è "la spiaggia metafisica dei nostri pensieri". Questo brano ha una potenza evocativa disarmante ed è tra i miei preferiti di tutta la produzione del Maestro. Grazie sempre 🤍

PELAN-DRONE

Celestiale

Michele Troilo

Semplicemente unica.

PASQUALE BIG PARROT

grazie sempre e per sempre

Silvana Bettino

😢

Luisa Dafne De Quattro

1 More Replies...

ephram85

Riascolto questo brano oggi, nel giorno in cui il Maestro è stato consegnato all'eternità.
Ascoltarlo e amarlo è stato un privilegio. Buon viaggio ultraterreno, Maestro.

Loredana Raimondo

💔

Francesca S

Anche io, d' istinto ho messo questa. La prima sua canzone di cui ho memoria

Delenda Carthago

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