L'albero ed io
Francesco Guccini Lyrics


Jump to: Overall Meaning ↴  Line by Line Meaning ↴

Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
non voglio pietra su questo mio corpo, perchè pesante mi sembrerà.
Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.

Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.
E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso.

Ed in estate, se il vento raccoglie l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.




E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io
sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio.

Overall Meaning

The song "L'albero ed io" (The Tree and I) by Francesco Guccini is a beautiful reflection on life, death, and the cycle of nature. The song starts off with the singer's contemplation of his own death and his desire to be buried under a young and strong tree instead of a heavy tombstone. He wants to be a part of nature even after his death and return to the sky that he calls God's.


As the song progresses, the singer imagines his body resting beside the tree during the winter, still alive in a way, as he waits for his awakening in some future morning. When spring arrives, the singer envisions himself and the tree awakening to the call of nature and raising their branches towards the mysterious sky, full of life and vitality.


In the summer, the tree and the singer would raise their tree-branches in the air if the wind picks up, symbolizing their undying spirit and their songs of life, flying like banners of leaves. The song ends with the idea that the tree and the singer will be eternal companions, living together forever on earth, eternally pointing to the sky that is said to belong to God.


The song is a beautiful representation of man's connection to nature and the cycle of life and death that everyone must go through. It emphasizes the importance of living in harmony with nature and finding peace in the natural world.


Line by Line Meaning

Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
When my last day comes after my final glance at the world,


non voglio pietra su questo mio corpo, perchè pesante mi sembrerà.
I don't want a stone on my body, as it will feel heavy.


Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
Find a young and strong tree, that will be my final resting place;


voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.
I want to return even after my death under that sky they call God's.


Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
And in winter, in the long sleep, still alive, next to the plant,


come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.
as if sleeping, I will rest confidently in my awakening one morning.


E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
And in spring, among a thousand calls, we will be alive again


e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso.
and I will raise my branch fingers towards that mysterious sky.


Ed in estate, se il vento raccoglie l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
And in summer, if the wind accepts the invitation of every blooming bud,


sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.
we will wave flags of leaves and sing songs of life.


E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io
And so, together, we will live forever here on earth, the tree and I,


sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio.
always towering, in summer and in winter, towards the sky they call God's.




Contributed by Jacob G. Suggest a correction in the comments below.
To comment on or correct specific content, highlight it

Genre not found
Artist not found
Album not found
Song not found
Most interesting comments from YouTube:

Russo C.

Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
non voglio pietra su questo mio corpo, perchè pesante mi sembrerà.
Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.  Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.
E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso. Ed in estate, se il vento raccoglie l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.
E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io
sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio



Salvatore Salzillo

Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
non voglio pietra su questo mio corpo, perché pesante mi sembrerà.

Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.

Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.

E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso.

Ed in estate, se il vento raccoglie l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.

E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io
sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio



All comments from YouTube:

Russo C.

Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
non voglio pietra su questo mio corpo, perchè pesante mi sembrerà.
Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.  Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.
E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso. Ed in estate, se il vento raccoglie l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.
E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io
sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio

Antonino Battiato

Meravigliosa

Salvatore Salzillo

Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
non voglio pietra su questo mio corpo, perché pesante mi sembrerà.

Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.

Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.

E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
e innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso.

Ed in estate, se il vento raccoglie l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.

E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l'albero e io
sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio

Giovanni Basta

Che canzone e stupenda da brividi

Valentina Locchi

Dio che capolavoro, questa versione soprattutto, su "Quasi come Dumas" si è voluto rincorrere l'ammodernamento spesso forzato degli arrangiamenti.

Nino Rizzo

Più lo conosco più lo amo

Antonio Gambardella

che poesia pura maestro azalutt

Flyer Billy

the best Guccini while wheelin'

Creative Briefing

Mastro Poetica

John Faser

🖤

More Comments

More Versions