Piano man
Pierangelo Bertoli Lyrics


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Le nove di sera di un sabato, già la solita gente vien giù.
C'è un vecchio qui accanto a me, corteggia un bicchiere di più.
Dice senti mi canti una musica la più triste e più dolce che c'è,
un'antica canzone non ricordo il suo nome, una storia vissuta da me.
Na na na na na na na na na..
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai.
C'è nell'aria una voglia di melodia l'atmosfera è la giusta ora vai.
Toni il barista è amico mio mi fa bere per complicità,
ed è pronto a scherzare o a farmi fumare, ma vorrebbe cambiare città.
Dice "Penso che sto per morirne" e il sorriso gli sfuma a metà
so che posso sfondare nel cinema, solo uscissi al più presto di qua.
Na na na na na na na na na…..
Renzo fa il romanziere da secoli sa descriverti i sogni che fai,
parla fitto a Renato che è ancora soldato e che forse non ne uscirà mai.
Cameriera che guarda politica ricchi sbronzi seduti più in là,
serve un cocktail che da solitudine e gli toglie sensibilità
Na na na na na na na na…..
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
c'è nell'aria una voglia di melodia
l'atmosfera è la giusta ora vai.
C'è tanta folla di sabato e il padrone è contento di me
perché sa che la gente non pensa più a niente, si diverte e non chiede quant'è.
Ora il piano risuona di luna park e il microfono odora di gin
hanno pallide guance e danno solide mance e poi chiedono "cosa fai qui?"
Na na na na na na na na……
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
c'è nell'aria una voglia di melodia
l'atmosfera è la giusta ora vai.
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai




c'è nell'aria una voglia di melodia
l'atmosfera è la giusta ora vai.

Overall Meaning

The lyrics of Pierangelo Bertoli’s song “Piano Man” tell a story of a group of people at a bar on a Saturday night. The singer is approached by an old man who asks him to sing a sad and sweet song that he relates to from his past. The lyrics then shift to other characters at the bar, including the bartender who wants to leave town, a novelist who describes vivid dreams, and a waitress who serves drinks to wealthy and drunk patrons. Throughout the song, there is a feeling of longing for music and melody that is well-suited for the night’s atmosphere. The chorus repeats the request to “sing your piano man dreams, sing the dreams you know, there’s a desire for melody in the air, the atmosphere is just right, go.”


The song seems to capture the sense of seeking escape and connection that can come with a night out. Each character at the bar has a different motivation for being there, but they all seem to be searching for something beyond their current situation. The old man wants to hear a song that reminds him of his past, the bartender wants to leave the town he’s in, the novelist is trying to capture his dreams on paper, and the waitress is serving others but perhaps longing for something else. The chorus encourages the singer, the “piano man,” to share his own dreams through music in this shared space of a bar on a Saturday night.


Line by Line Meaning

Le nove di sera di un sabato, già la solita gente vien giù.
It's already nine o'clock on a Saturday night and the regular crowd is shuffling in.


C'è un vecchio qui accanto a me, corteggia un bicchiere di più.
There's an old man sitting next to me, making love to his tonic and gin.


Dice senti mi canti una musica la più triste e più dolce che c'è, un'antica canzone non ricordo il suo nome, una storia vissuta da me.
He says, 'Son, can you play me a memory? I'm not really sure how it goes, but it's sad and it's sweet and I knew it complete when I wore a younger man's clothes.'


Na na na na na na na na na..


Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai.
Sing us a song, you're the piano man. Sing us a song tonight.


C'è nell'aria una voglia di melodia l'atmosfera è la giusta ora vai.
Well, we're all in the mood for a melody, and you've got us feeling alright.


Toni il barista è amico mio mi fa bere per complicità, ed è pronto a scherzare o a farmi fumare, ma vorrebbe cambiare città.
Now John at the bar is a friend of mine. He gets me my drinks for free. And he's quick with a joke or to light up your smoke. But there's someplace that he'd rather be.


Dice 'Penso che sto per morirne' e il sorriso gli sfuma a metà so che posso sfondare nel cinema, solo uscissi al più presto di qua.
He says, 'Son, can you play me a memory? I'm not really sure how it goes, but it's sad and it's sweet and I knew it complete when I wore a younger man's clothes.'


Renzo fa il romanziere da secoli sa descriverti i sogni che fai, parla fitto a Renato che è ancora soldato e che forse non ne uscirà mai.
Paul is a real estate novelist who never had time for a wife. And he's talking with Davy who's still in the Navy and probably will be for life.


Cameriera che guarda politica ricchi sbronzi seduti più in là, serve un cocktail che da solitudine e gli toglie sensibilità.
And the waitress is practicing politics as the businessmen slowly get drunk. Yes, they're sharing a drink they call loneliness, but it's better than drinking alone.


C'è tanta folla di sabato e il padrone è contento di me perché sa che la gente non pensa più a niente, si diverte e non chiede quant'è.
It's a pretty good crowd for a Saturday and the manager gives me a smile 'cause he knows that it's me they've been coming to see to forget about life for a while.


Ora il piano risuona di luna park e il microfono odora di gin hanno pallide guance e danno solide mance e poi chiedono 'cosa fai qui?'
And the piano, it sounds like a carnival, and the microphone smells like a beer. And they sit at the bar and put bread in my jar, and say, 'Man, what are you doing here?'




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Eriberto D'ignazio

Nel ricordare ieri Pierangelo Bertoli, che nasceva il 5 novembre, mi è tornata in mente questa cover della canzone Piano man di Billy Joel.
La versione di Bertoli, che trovo particolarmente bella (dolce e malinconica al punto giusto), è molto rara (è un miracolo che si trovi su You tube, grazie a chi l'ha postata), perchè è contenuta in un disco dal titolo Petra, pubblicato nel 1985 e dedicato alla figlia del cantautore che si chiama proprio così, che è l'unico album di Bertoli mai ristampato su CD, credo per una questione di diritti.
Ci sarebbe da commentare: ironia del destino...Perchè?
Lo capirete, se avrete la pazienza di leggere come è nata la canzone...

"Piano Man" racconta l'esperienza di Billy Joel come musicista di piano lounge che durò sei mesi tra il 1972 e il 1973 presso l'ormai chiuso bar Executive Room nel quartiere Wilshire di Los Angeles. In una intervista su Inside the Actors Studio, il cantante raccontò che nel 1972 si era trasferito da New York a Los Angeles per registrare il suo primo album, Cold Spring Harbor, che era stato rovinato da un errore di masterizzazione dei produttori della Family Productions, la prima etichetta con cui Joel aveva firmato un contratto discografico (le canzoni erano troppo veloci, e la voce di Joel risultava innaturalmente alta) . Dopo questa brutta esperienza, Joel voleva rescindere l'accordo con la Family Productions per passare alla Columbia Records, ma il contratto che aveva firmato rendeva tutto molto complicato. Nel frattempo, per sbarcare il lunario, Joel si esibiva come piano man sotto il nome meno noto di Bill Martin ( il suo vero nome è William Martin Joel), mentre gli avvocati della Columbia Records cercavano di tirarlo fuori dal suo primo contratto discografico.
Joel ha dichiarato che tutti i personaggi rappresentati nella canzone erano ispirati a persone reali. "John " era davvero il barista che lavorava durante il turno di Joel al piano bar e sognava di diventare un attore di Hollywood. "Paul, il romanziere immobiliare" era proprio un agente immobiliare che si sedeva al bar ogni sera a lavorare su quello che credeva potesse essere il prossimo grande romanzo americano. "La cameriera che fa la diplomatica" è la prima moglie di Joel, Elizabeth Weber, che lo aveva accompagnato a Los Angeles e serviva ai tavoli dell' Executive Room, mentre Joel suonava il piano.
I versi della canzone sono cantati dal punto di vista di un musicista di piano bar e si concentra principalmente sulla "varia umanità" che "si mescola" abitualmente nel locale alle nove di un sabato: un anziano signore, John il barista, la cameriera, gli uomini d'affari un po' alticci, il padrone che sorride quando il locale è pieno e i clienti abituali del bar come l'aspirante scrittore Paul e il marinaio Davy. La maggior parte di questi personaggi ha sogni infranti o non realizzati e il compito del pianista è di aiutarli a" dimenticare la loro vita per un po' ", come dicono le parole della canzone.
Il pianista arrotonda il suo magro guadagno quando i clienti che si accostano al piano, mettono "la grana nel salvadanaio" e chiedono: "Amico, che ci fai qui? ". Il ritornello, in stile coro da bar, viene dagli stessi clienti che dicono:" Cantaci una canzone, / Sei il pianista; / Cantaci una canzone stasera. / Siamo tutti dell'umore giusto per una melodia, / E ci fai sentire bene." Per quanto riguarda il testo, Joel ha osservato che la struttura articolata in cinque versi, ricalca la forma del limerick di un poema classico.
(testo ripreso da Wikipedia e modificato)



Antonio Lippiello

TESTO:
Le nove di sera di un sabato, già la solita gente vien giù.
C'è un vecchio qui accanto a me, corteggia un bicchiere di più.
Dice senti mi canti una musica la più triste e più dolce che c'è,
Un'antica canzone non ricordo il suo nome, una storia vissuta da me.
Na na na na na na na na na.
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai.
C'è nell'aria una voglia di melodia l'atmosfera è la giusta ora vai.
Toni il barista è amico mio mi fa bere per complicità,
Ed è pronto a scherzare o a farmi fumare, ma vorrebbe cambiare città.
Dice "Penso che sto per morirne" e il sorriso gli sfuma a metà
So che posso sfondare nel cinema, solo uscissi al più presto di qua.
Na na na na na na na na na...
Renzo fa il romanziere da secoli sa descriverti i sogni che fai,
Parla fitto a Renato che è ancora soldato e che forse non ne uscirà mai.
Cameriera che guarda politica ricchi sbronzi seduti più in là,
Serve un cocktail che da solitudine e gli toglie sensibilità
Na na na na na na na na...
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
C'è nell'aria una voglia di melodia
L'atmosfera è la giusta ora vai.
C'è tanta folla di sabato e il padrone è contento di me
Perché sa che la gente non pensa più a niente, si diverte e non chiede quant'è.
Ora il piano risuona di luna park e il microfono odora di gin
Hanno pallide guance e danno solide mance e poi chiedono "cosa fai qui?"
Na na na na na na na na...
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
C'è nell'aria una voglia di melodia
L'atmosfera è la giusta ora vai.
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
C'è nell'aria una voglia di melodia
L'atmosfera è la giusta ora vai.



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sergio rossi

voce potente e calda, splendida cover di una delle più belle canzoni di B. Joel. Una persona colpita nel modo più feroce dalla vita sino alla sua prematura scomparsa. Una persona vera

Eriberto D'ignazio

Nel ricordare ieri Pierangelo Bertoli, che nasceva il 5 novembre, mi è tornata in mente questa cover della canzone Piano man di Billy Joel.
La versione di Bertoli, che trovo particolarmente bella (dolce e malinconica al punto giusto), è molto rara (è un miracolo che si trovi su You tube, grazie a chi l'ha postata), perchè è contenuta in un disco dal titolo Petra, pubblicato nel 1985 e dedicato alla figlia del cantautore che si chiama proprio così, che è l'unico album di Bertoli mai ristampato su CD, credo per una questione di diritti.
Ci sarebbe da commentare: ironia del destino...Perchè?
Lo capirete, se avrete la pazienza di leggere come è nata la canzone...

"Piano Man" racconta l'esperienza di Billy Joel come musicista di piano lounge che durò sei mesi tra il 1972 e il 1973 presso l'ormai chiuso bar Executive Room nel quartiere Wilshire di Los Angeles. In una intervista su Inside the Actors Studio, il cantante raccontò che nel 1972 si era trasferito da New York a Los Angeles per registrare il suo primo album, Cold Spring Harbor, che era stato rovinato da un errore di masterizzazione dei produttori della Family Productions, la prima etichetta con cui Joel aveva firmato un contratto discografico (le canzoni erano troppo veloci, e la voce di Joel risultava innaturalmente alta) . Dopo questa brutta esperienza, Joel voleva rescindere l'accordo con la Family Productions per passare alla Columbia Records, ma il contratto che aveva firmato rendeva tutto molto complicato. Nel frattempo, per sbarcare il lunario, Joel si esibiva come piano man sotto il nome meno noto di Bill Martin ( il suo vero nome è William Martin Joel), mentre gli avvocati della Columbia Records cercavano di tirarlo fuori dal suo primo contratto discografico.
Joel ha dichiarato che tutti i personaggi rappresentati nella canzone erano ispirati a persone reali. "John " era davvero il barista che lavorava durante il turno di Joel al piano bar e sognava di diventare un attore di Hollywood. "Paul, il romanziere immobiliare" era proprio un agente immobiliare che si sedeva al bar ogni sera a lavorare su quello che credeva potesse essere il prossimo grande romanzo americano. "La cameriera che fa la diplomatica" è la prima moglie di Joel, Elizabeth Weber, che lo aveva accompagnato a Los Angeles e serviva ai tavoli dell' Executive Room, mentre Joel suonava il piano.
I versi della canzone sono cantati dal punto di vista di un musicista di piano bar e si concentra principalmente sulla "varia umanità" che "si mescola" abitualmente nel locale alle nove di un sabato: un anziano signore, John il barista, la cameriera, gli uomini d'affari un po' alticci, il padrone che sorride quando il locale è pieno e i clienti abituali del bar come l'aspirante scrittore Paul e il marinaio Davy. La maggior parte di questi personaggi ha sogni infranti o non realizzati e il compito del pianista è di aiutarli a" dimenticare la loro vita per un po' ", come dicono le parole della canzone.
Il pianista arrotonda il suo magro guadagno quando i clienti che si accostano al piano, mettono "la grana nel salvadanaio" e chiedono: "Amico, che ci fai qui? ". Il ritornello, in stile coro da bar, viene dagli stessi clienti che dicono:" Cantaci una canzone, / Sei il pianista; / Cantaci una canzone stasera. / Siamo tutti dell'umore giusto per una melodia, / E ci fai sentire bene." Per quanto riguarda il testo, Joel ha osservato che la struttura articolata in cinque versi, ricalca la forma del limerick di un poema classico.
(testo ripreso da Wikipedia e modificato)

servitrad

Interessante. Grazie per le informazioni condivise, che non conoscevo.

Pierfrancesco Fantin

la canzone si trova nell'album "Petra" del 1985 dedicato alla figlia

Riccardo Angeli

Grazie mille io adoro Billy Joel musicista completo e performer fenomenale

Alessio G

Grazie per l'informazione, molto interessante.

Sara Ci

Adoro questa canzone nella versione di billy joel.. e adoro bertoli.. come ho fatto a ignorare l'esistenza di questa meraviglia fino ad ora? stupenda.

Car U

Vanilla's Wind. I like the Spanish and English versions. This one is good too.

Antonio Lippiello

TESTO:
Le nove di sera di un sabato, già la solita gente vien giù.
C'è un vecchio qui accanto a me, corteggia un bicchiere di più.
Dice senti mi canti una musica la più triste e più dolce che c'è,
Un'antica canzone non ricordo il suo nome, una storia vissuta da me.
Na na na na na na na na na.
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai.
C'è nell'aria una voglia di melodia l'atmosfera è la giusta ora vai.
Toni il barista è amico mio mi fa bere per complicità,
Ed è pronto a scherzare o a farmi fumare, ma vorrebbe cambiare città.
Dice "Penso che sto per morirne" e il sorriso gli sfuma a metà
So che posso sfondare nel cinema, solo uscissi al più presto di qua.
Na na na na na na na na na...
Renzo fa il romanziere da secoli sa descriverti i sogni che fai,
Parla fitto a Renato che è ancora soldato e che forse non ne uscirà mai.
Cameriera che guarda politica ricchi sbronzi seduti più in là,
Serve un cocktail che da solitudine e gli toglie sensibilità
Na na na na na na na na...
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
C'è nell'aria una voglia di melodia
L'atmosfera è la giusta ora vai.
C'è tanta folla di sabato e il padrone è contento di me
Perché sa che la gente non pensa più a niente, si diverte e non chiede quant'è.
Ora il piano risuona di luna park e il microfono odora di gin
Hanno pallide guance e danno solide mance e poi chiedono "cosa fai qui?"
Na na na na na na na na...
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
C'è nell'aria una voglia di melodia
L'atmosfera è la giusta ora vai.
Canta i tuoi sogni di piano man, cantaci i sogni che sai
C'è nell'aria una voglia di melodia
L'atmosfera è la giusta ora vai.

Vittorio Nagliati

Anche nelle Cover sei sempre il migliore!!!

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